Gli ingorghi costano a Tana – alla Commune urbaine d’Antananarivo – tanto nervosismo, e ben 40 milioni di dollari annui: lo 0,34% del prodotto interno lordo. Lo riporta uno studio della Banca mondiale sullo stress cittadino, che elabora anche una classifica delle metropoli più snervanti: Antananarivo è 134°, su 150 città analizzate. Il ranking valuta più parametri – congestione del traffico, inquinamento, finanze, salute – ma a far sprofondare Tananarive, sono proprio gli odiati imbottigliamenti. Così il rapporto su Tana: se «la velocità media del traffico libero è di 33,4 chilometri orari, la velocità media di crociera di questi minibus nelle ore di punta è di 21,8», e «le persone perdono in media nove minuti a causa degli ingorghi»; e «questo ha un’enorme implicazione sull’economia nel suo insieme».
Si rileva che «è imperativo affrontare le principali sfide del trasporto urbano per garantire un’accessibilità efficiente e sicura per le persone e garantire una crescita urbana sostenibile in Madagascar». Vi sono programmi di trasporto, ma «questi investimenti tendono ad essere frammentati e poco coordinati», e quindi è «necessaria una forte governance pubblica nella pianificazione, allocazione e attuazione degli investimenti infrastrutturali. Ciò non solo migliora l’efficienza e la sostenibilità di bilancio, ma aumenta anche la stabilità macroeconomica e la crescita economica».