Da mesi i media di settore del mondo intero celebrano l’Hakanto contemporary di Tana: spazio espositivo che punta anche a promuovere l’arte e gli artisti del Madagascar. La struttura è finanziata dall’Yavarhoussen fund, il fondo filantropico detenuto da Hasnaine Yavarhoussen: il noto amministratore delegato del Groupe Filatex, è anche uno dei maggiori mecenati nella storia del Paese. A impreziosire il progetto, è poi la direzione artistica di Joël Andrianomearisoa: l’artista 44enne – che è anche progettista, stilista, architetto e fotografo – è noto agli appassionati di arte, perché curatore del Padiglione nazionale del Madagascar, all’Esposizione internazionale d’arte di Venezia, celebratasi nel 2019.
Per sapere di più sia sull’Hakanto, sia sull’arte contemporanea malagasy, rimandiamo al pezzo di Niccolò Lucarelli, pubblicato sul portale “Artribune”, e intitolato «La scena artistica del Madagascar sull’onda lunga della Biennale». Eccone l’inizio. «Dopo il debutto del padiglione del Madagascar alla Biennale di Venezia del 2019, la scena artistica malgascia ha ricevuto nuova linfa. Ne abbiamo parlato con Joël Andrianomearisoa, direttore artistico di Hakanto contemporary ad Antananarivo. Spazio senza scopo di lucro aperto nel febbraio 2020 all’interno della Alhambra Gallery di Antananarivo, Hakanto Contemporary è un luogo di incontro per artisti e visitatori da tutto il mondo».