La stampa malagasy ha dato risalto al volo Neos air del 13 aprile, che ha di nuovo collegato Nosy Be al mondo. Della riapertura – e dei 391 turisti provenienti da Milano, e sbarcati all’Aeroporto di Nosy Be-Fascene – ha parlato anche Didien Géraldo Randrianjafinirina, direttore esecutivo dell’Office régional du tourisme de Nosy Be: «Più del 90% sono cittadini italiani. Rimarranno a Nosy Be per una settimana, pianificando di spendere in media tra 1500 euro e 2000 euro a persona. Per il momento, li accoglieranno grandi alberghi, come Andilana beach, Vanilla hôtel e Marina Hôtel. Questi turisti visiteranno molti siti durante il loro soggiorno. Possiamo citare, tra gli altri, Nosy Iranja, Nosy Komba e Nosy Tanikely, oltre a parchi nazionali come Lemur’s Land, senza dimenticare Mont Passot. È più che altro un sistema di pacchetti, in cui tutto è stato prenotato con anticipo per un soggiorno ben organizzato».
La riapertura graduale delle frontiere intanto prosegue: il giorno di Pasqua, Ewa air ha ricominciato a collegare Mayotte a Nosy Be e Mahajanga, mentre Ethiopian Airlines riprenderà i voli passeggeri sul Madagascar dal 23 aprile. Madagascar Airlines riprenderà poi a operare sulla rotta Tana – Réunion, con due voli settimanali, dal 20 aprile. Air Austral è già attiva sulla tratta Réunion – Tana, e Kenya airways ha annunciato che questa settimana tornerà a volare sull’Isola.