I media italiani celebrano la mega-rete scolastica – oltre a tutto il resto – che un’organizzazione non lucrativa di utilità sociale italiana ha creato in Madagascar. Avendo come base Nosy be, nel ’98 la connazionale Manina Consiglio fonda l’Associazione Onlus in Africa I Bambini di Manina del Madagascar. Le cui scuole, gratuite e chiamate Tsaiky tsara, dopo quasi un quarto di secolo d’impegno, ospitano 18.500 alunni. Per approfondire rimandiamo al pezzo di Giulia Belardelli, pubblicato sul sito “Huffpost” e intitolato «Le scuole di Manina in Madagascar, da 25 anni al fianco dei bambini di Nosy Be». Eccone l’inizio.
«La onlus italiana offre istruzione gratuita a oltre 18.500 studenti, dalla materna alle superiori. “Cercavo un’oasi di pace, ho trovato la mia missione di vita”. “Non ero andata a fare la missionaria, cercavo un luogo per scrivere e pescare. Volevo fare il punto sulla mia vita. Era il dicembre del ‘97, vacanze di Natale. Non immaginavo che Nosy Be, a nord-ovest del Madagascar, sarebbe diventata l’isola in cui avrei scelto di vivere…”. Così Manina Consiglio racconta l’inizio della sua lunga storia d’amore con il Madagascar, un Paese meraviglioso eppure poverissimo, a cui ha scelto di dedicare tutte le sue energie. La sua associazione, I bambini di Manina del Madagascar, ha iniziato a operare nel 1998 a Nosy Be, per poi ampliare le attività a tutto il Madagascar».