Giorni fa in Madagascar si è parlato tanto di cioccolato. In primis, presso l’Hotel Carlton di Tana, si è celebrata la Quarta edizione del Salon du chocolat et de la gourmandise, forse il maggior evento del Paese in tema di cioccolata. «La fava di cacao del Madagascar è molto apprezzata dai più grandi maestri cioccolatieri del mondo» ha dichiarato Solange Ramamonjisoa Chapuis, presidente dell’Associazione Wednesday morning group (Wmg), che ha organizzato l’evento: i proventi finanzieranno le iniziative benefiche dell’ente. «Come banca cittadina e impegnata, stiamo dimostrando attraverso questa partnership che siamo in completa armonia con il Wmg. Un’associazione di donne riconosciuta per le sue attività filantropiche con le popolazioni più vulnerabili», ha aggiunto Jessica Razakamanantsoa, la responsabile della Comunicazione istituzionale e delle pubbliche relazioni del Perseroan Terbatas Bank Negara Indonesia (Persero) Tanjung Balai Karimun, filiale del Madagascar.
Ovvero la nota banca Bni, che ha finanziato l’evento con ben trenta espositori e mega sculture in cioccolato. In questo clima è andato poi di scena – come nel mondo intero, per via di casi di salmonella – il ritiro di alcuni prodotti Ferrero: Kinder Schokobons e Kinder Happy moments. Vi ha provveduto la locale impresa alimentare Jb: una controllata del Groupe Basan, fondato nel 1947 a Tana, dal karana H. J. Barday.