Il 13 aprile l’Aeroporto di Nosy Be-Fascene ospiterà, dopo mesi, il primo volo internazionale: l’ha detto il ministro del Turismo Joël Randriamandranto. Si tratta di un volo charter operato dal vettore italiano Neos Air, che avrebbe accettato le condizioni delle Autorità malgasce. Si attende poi che i cieli siano riaperti anche ad Air Austral (con sede a La Réunion), e ad altre compagnie, mentre sinora L’Isola dei profumi si deve accontentare dei tre voli settimanali e nazionali, offerti da Tsaradia. (Air Austral punta agli scali di Nosy Be e Toamasina, ndr). A far discutere è stata poi una dichiarazione della ministra della Comunicazione e della cultura, oltre che portavoce del Governo, Lalatiana Rakotondrazafy Andriantongarivo: i doganieri malgasci saranno assegnati in via permanente all’Aeroporto di Addis Abeba, per eseguire controlli – legati al traffico di preziosi – sui voli Ethiopian Airlines provenienti dal Madagascar.
(Ha aggiunto che sarebbero in corso contatti con Airlink e Kenya Airways, per riaprire anche a questi vettori, ndr). L’accordo, che coinvolgerebbe anche i servizi segreti di Addis Abeba, sarebbe insomma in via di conclusione. Il vettore etiope è stato invece un po’ più generico, segnalando che in merito alla proposta sarebbero in corso delle trattative. Tuttavia per alcuni osservatori, questa pretesa di extraterritorialità dei malgasci sarebbe eccessiva.