(Prosegue). La Russia stessa tuttavia, a livello diplomatico, non è certo stata a guardare: gran parte della stampa ha rilevato come il Madagascar sia rimasto stretto tra due offensive, a livello geopolitico. Dopo la pubblicazione del comunicato dell’Occidente, l’ambasciatore russo, Andrey Andreev, ha voluto incontrare il titolare del Ministero degli Affari esteri, Patrick Rajoelina. E alla fine il diplomatico russo ha dichiarato: «Ho richiamato l’attenzione sull’incoerenza della campagna anti-russa dei Paesi occidentali, con riferimento alla situazione in Ucraina. Ho fornito spiegazioni dettagliate sul motivo per cui la Russia ha condotto un’operazione militare speciale, per proteggere la Repubblica popolare del Donbass e la Repubblica popolare di Lugansk».
Insomma alla fine le Autorità malgasce hanno scelto la neutralità, e in primis per assecondare gli umori dell’opinione pubblica, che vanno in questa direzione. Si è poi osservato che il fatto che l’Ucraina si trovi sola nel teatro di guerra, non può certo incoraggiare – specie un Paese insulare – a schierarsi in modo netto. Si rileva anche che l’Occidente, quando si tratta di difendere i propri interessi, presta assai poca attenzione alle questioni del diritto internazionale. E infine si rimarca che vari Paesi ricchi si sono astenuti – o hanno addirittura votato contro – circa il ritorno delle Isole Sparse al Madagascar.