Non sarà una sciagura paragonabile alla carestia o alla criminalità, ma i continui blackout che colpiscono la popolazione, hanno conseguenze pesanti sulle dinamiche economiche del Madagascar. E nelle ultime settimane Jirama (Jiro sy rano malagasy) – l’azienda statale di somministrazione di acqua e luce – interrompe la fornitura anche nelle ore diurne, e senza annunciare gli orari. Invero – secondo un’inchiesta dell’organizzazione Transparency international denominata Dark light – al fenomeno contribuiscono anche gravi casi di corruzione. Ovvero le imprese private produttrici di energia – ad esempio Enelec – non fornirebbero tutta la corrente indicata nei contratti e dunque pagata, ma solo la metà; tutto ciò in cambio, naturalmente, del finanziamento delle campagne elettorali, e più in generale della politica.
Per approfondimenti, rimandiamo al servizio pubblicato sul portale “Rivista Africa”, dal titolo «Inchiesta fa emergere corruzione nel settore elettrico in Madagascar». Eccone l’inizio. «Favoritismi e malgoverno sono stati rilevati nell’operato di Jirama, la società pubblica di distribuzione dell’elettricità e dell’acqua in Madagascar. A denunciarlo un’inchiesta condotta in diverse regioni del Madagascar da Transparency International e intitolata “Dark light”. Secondo l’inchiesta, Jirama stipula contratti per favorire alcune imprese private che le forniscono l’energia».