Giorni fa, un documento del Ministère de l’Economie et des finances del Madagascar ha riportato le dichiarazioni di Giovanni Di Girolamo, che guida la Delegazione dell’Unione europea in Madagascar e nell’Unione delle Comore. Secondo il diplomatico italiano, il Paese insulare avrebbe impiegato bene i più recenti finanziamenti provenienti dall’Unione europea, ossia le risorse dell’11° Fondo europeo di sviluppo (Fes), con cui è stato finanziato quanto previsto dal Programma indicativo nazionale (Pin) 2014-2020 riguardo al Madagascar: a suo giudizio, «i progetti e i programmi sono complessivamente riusciti a mantenere un livello soddisfacente», e tutto ciò «nonostante la pandemia».
Questi si sarebbe dimostrato altresì ottimista circa il proseguimento della cooperazione, per il settennato 2021 – 2027. «La cooperazione proseguirà nell’ambito del prossimo ciclo di programmazione 2021-2027 che è in fase di adozione», ha affermato l’ambasciatore dell’Unione europea, che tuttavia non ha mancato di dare suggerimenti alla controparte malgascia: «L’attuazione del programma indicativo pluriennale in Madagascar presenterà tuttavia alcune sfide. Un forte impegno delle autorità a realizzare le riforme strutturali sarà, tra l’altro, una delle condizioni preliminari per raggiungere gli obiettivi del programma indicativo pluriennale». Il prossimo stanziamento dovrà essere impegnato entro il 2024.