In Madagascar è nato un nuovo Governo: non solo nomi (in parte) nuovi, ma anche diversi assetti per vari Dicasteri. Dopo quasi un anno che venivano ventilate ipotesi di rimpasto, il presidente Andry Rajoelina si è infine deciso a questo passo, alla scadenza di metà mandato. Queste le sue parole in occasione della presentazione: «Non abbiamo il diritto di fallire. Dobbiamo riuscire per il popolo malgascio. La popolazione si aspetta molto da voi, in base alle vostre rispettive responsabilità, e questo, da ora in avanti. Come Governo d’azione, mi aspetto da voi azioni che portino a risultati concreti, tangibili e quantificabili a livello di ogni Distretto. Un Governo che lavori per tutti i malgasci, nessuno escluso. Un ministro non è lì per riscaldare la sua poltrona in ufficio, o per diffondere teorie. Siete lì per fornire soluzioni concrete ai problemi della popolazione. Recuperare il ritardo nello sviluppo del Paese e portare progressi rapidi e sostenibili».
Ha poi aggiunto che «insomma, dobbiamo lavorare in fretta, lavorare bene, lavorare con rettitudine, in trasparenza, preservando il bene comune e l’interesse superiore dello Stato». Conserva la carica di primo ministro Christian Ntsay – alla quarta esperienza alla guida dell’Esecutivo – che sarà affiancato da 27 ministri, tre viceministri e due segretari di stato. In tutto, dieci riconferme, e 22 volti nuovi. (Continua).