A guidare l’Ambasciata degli Stati uniti nella Repubblica del Madagascar e nell’Unione delle Comore – dopo all’addio di Michael Peter Pelletier per raggiunti limiti di età – è stata nominata per la quinta volta una donna: Claire A. Pierangelo. Del nuovo ambasciatore, i media nazionali hanno rimarcato il profilo geopolitico, rilevando l’importanza che Washington attribuisce all’Isola rossa e all’arcipelago delle Comore. Che occupano una posizione geostrategica, rispettivamente nell’oceano Indiano e nel Canale del Mozambico. E in effetti, il curriculum di Pierangelo descrive una specialista in difesa e geostrategia, piuttosto che la tipica figura del diplomatico.
In passato ha infatti ricoperto il ruolo di vicedirettrice del National war college, la scuola militare delle United states armed forces. Potrà comunque contare su relazioni bilaterali più distese, dopo gli anni di tensione, originata dalla crisi politica del 2009. In occasione delle congratulazioni per la Festa nazionale del 26 giugno, il presidente Joe Biden ha segnalato la «volontà comune di creare una solida base democratica, di affrontare i rischi causati dai cambiamenti climatici e di promuovere lo sviluppo». Legata all’Italia – parla la nostra lingua ed è stata Economic officer a Roma – è considerata una poliglotta: padroneggia francese, vietnamita e indonesiano, oltre a un po’ di spagnolo e creolo haitiano.