I media malgasci hanno dato notizia che l’Amministrazione doganale francese starebbe vietando l’importazione di svariati prodotti provenienti dal Madagascar, per i quali prima non vigevano restrizioni. Insomma una mazzata per il made in Mada e il commercio estero dell’Isola, di cui stanno già facendo le spese vari operatori. Una società di spedizioni che opera sull’asse Antananarivo-Parigi, avrebbe comunicato ai fornitori che – per motivi indipendenti dalla propria volontà, ma legati a normative doganali – non può più garantire l’export di articoli vita malagasy (made in Madagascar) verso la Francia. Sarebbero state messe all’indice varie tipologie di merci, in primis i generi alimentari, (in ogni forma, anche in scatola).
Pollice verso anche per i farmaci e i prodotti naturali a base di piante e oli essenziali. Si può quindi solo immaginare, il danno economico per le aziende del settore, come Homeopharma, Vaniala, Masy e Ratsimamanga. Stop anche a sigarette, alcol, e ai manufatti con componenti in metallo. La motivazione ufficiale – il contrasto al covid – pare pretestuosa, né sarebbe la prima volta che misure protezionistiche vengono giustificate con esigenze ambientali o igienico-sanitarie. Mentre per alcuni osservatori, alla base vi sarebbe il raffreddamento dei rapporti tra i due Paesi, specie dopo la decisione francese di rendere le Isole Gloriose una riserva naturale.