«A gennaio sono morte 138 persone, e 135 a febbraio. Nessuna di queste è deceduta a causa del coronavirus. A marzo ci sono stati però molti decessi, più precisamente 257, di cui 43 confermati positivi al Covid-19. Sono stati notati anche casi sospetti [al covid]». Sono le parole che il dottor Hyacinthe Randrianjafy – il medico che guida l’Ufficio municipale di Igiene sociale del Comune urbano di Mahajanga – ha pronunziato nel presentare i dati sui decessi in città, nel primo trimestre. Questi ha chiarito che al contrario, durante i primi due mesi, non è stato identificato o notato nessun decesso – neppure sospetto – dovuto al coronavirus.
Se dunque solo 13 persone sono morte per covid sino al 2 marzo 2021, ecco che dal 3 al 31 del mese, le morti per il virus hanno compiuto un forte balzo. E’ infatti lecito suporre che il dato delle morti per Covid relativo a marzo, sia molto sottostimato. Intanto le Autorità cittadine hanno deciso di aprire un’altra fossa comune, per le vittime di coronavirus, (o meglio, della sua variante sudafricana). Pare infatti che la prima – scavata durante la prima ondata – sia già piena. Così in futuro la sepoltura delle vittime covid avverrà presso la località di Antratatokana: nel Comune rurale di Belobaka, che fa parte dell’interland di Majunga.
Una decisione che, inevitabilmente, si è scontrata col rifiuto degli abitanti di quel piccolo villaggio.