Il Madagascar è sotto choc per il massacro compiuto dai predoni cosiddetti dahalo – nella notte di domenica – nel Comune rurale di Mahasoa Est. Siamo in un’area poco popolata del Distretto di Betroka, parte della Regione meridionale di Anosy. Ebbene i malviventi hanno bruciato viva un’intera famiglia – di età compresa tra i tre e i 25 anni – colpevole solo di essersi barricata in casa per difendersi dall’imminente razzia. Secondo le cronache locali, sono giunti nel villaggio cinque dahalo, armati con fucili da caccia. Sconvolti dal terrore, gli abitanti si sono chiusi in casa; compresa la sventurata famiglia, che sarà presa di mira.
Le vittime, memori degli attacchi degli ultimi anni, hanno fatto in tempo a nascondere in casa anche il bestiame, zebù e pecore: una cautela che forse è stata fatale. «Dal momento che i dahalo non sono riusciti a portar via il bestiame, hanno dato fuoco alla casa. Hanno chiuso la porta dall’esterno», ha detto un testimone. La drammatica scena è durata diversi minuti, durante i quali la famiglia è stata arsa viva: i nove corpi erano quasi irriconoscibili. Dopo il crollo delle mura, due buoi sono sfuggiti al fuoco, e immediatamente depredati. La caccia all’uomo da parte della Gendarmerie, è già iniziata. Dell’insicurezza nell’area di Betroka si era parlato anche giorni fa, dopo gli spari contro un veicolo che trasportava la salma di un britannico.