Il centro minerario di Ilakaka – divenuto in breve tempo capitale mondiale dello zaffiro, e oggi caduto un po’ in disgrazia – continua a interessare reporter, registi, imprenditori, avventurieri. Se per qualcuno è una meta squallida, all’insegna di violenza e sfruttamento, per altri è la versione esotica d’una cittadina del far west. Un quadro su questa zona del Madagascar ce l’offre il documentario “Alo”, realizzato da Chiara Valenzano e Francesco Catanese, e presentato al festival Filmmaker (sezione Prospettive). Per approfondire si legga il pezzo «“Alo”: al festival Filmmaker il documentario sulle miniere di zaffiri in Madagascar», scritto da Paola Piacenza per “Io donna – Corriere della sera”.
Eccone l’incipit. «L’opera prima dei filmmaker Chiara Valenzano e Francesco Catanese fotografa la mutazione di Ilakaka, un luogo remoto, unico e seducente. Ilakaka è un moderno Eldorado. Nel 1998 lì, in quella remotissima regione del Madagascar, venne scoperto uno dei più ricchi giacimenti di zaffiri del mondo. Chiara Valenzano, napoletana, studi all’Accademia di Brera e, in contemporanea, alla scuola serale di cinema della Civica di Milano («Ho studiato tantissimo»), ne sente parlare da alcuni amici gemmologi francesi («Il nulla per chilometri e poi, improvvisamente, miniere a cielo aperto, come nelle fotografie di Sebastião Salgado») e, senza rifletterci troppo, decide di partire».