Vittorio Conte, da oltre dieci anni in Madagascar, autore di vari libri, tra cui “Vivere felici in Madagascar con 500 euro al mese o creare un’attività con pochi soldi”, oltreché gestore del portale www.italiamadagascar.info , si occupa di assistenza legale e finanzaria. I suoi clienti sono in primis italiani che aspirano a trasferirsi nell’Isola rossa, come pensionati o imprenditori. Qui risponderà a una nostra domanda in sintesi, ma può fornire gratis ulteriori dettagli via e-mail, italiamadagascar@gmail.com , o Skype, azmadagascar , o Whatsapp: 00393500342209.
Perchè non investire in Madagascar? Ovvero, quali business non sono indicati per la realtà locale?
«Non esistono business non redditizi, poiché il Paese è in grande sviluppo e ha veramente bisogno di tutto: dalle infrastrutture alla modernizzazione del settore agricolo, passando per tutta una vasta gamma di beni e servizi essenziali. Voglio rimarcare che i capitali necessari per l’apertura di un’azienda sono contenuti, e che durante la stessa fase di emergenza sanitaria, le piccole imprese – sia industriali, sia commerciali – non hanno subito scossoni rilevanti. Discorso in parte diverso per il ramo alberghiero, che ha sofferto l’inevitabile calo di presenze turistiche. E aggiungo che addirittura l’intero comparto che ruota attorno ai rimedi naturali e ai prodotti erboristici, ha visto crescere il proprio giro d’affari».