Vittorio Conte, da oltre dieci anni in Madagascar, autore di vari libri, tra cui “Vivere felici in Madagascar con 500 euro al mese o creare un’attività con pochi soldi”, oltreché gestore del portale www.italiamadagascar.info , si occupa di assistenza legale e finanzaria. I suoi clienti sono in primis italiani che aspirano a trasferirsi nell’Isola rossa, come pensionati o imprenditori. Qui risponderà a una nostra domanda in sintesi, ma può fornire gratis ulteriori dettagli via e-mail, italiamadagascar@gmail.com , o Skype, azmadagascar , o Whatsapp: 00393500342209.
Le credenze religiose locali e i riti tradizionali possono scoraggiare il potenziale investitore?
«L’aspirante imprenditore non viene coinvolto dalle pratiche animiste del luogo. Le svariate manifestazioni della cultura ancestrale rimangono nella sfera degli usi e costumi popolari, oppure delle convinzioni religiose personali. Chi viene assunto da un’impresa sa bene che è tenuto a svolgere le proprie mansioni, e che le personali credenze devono restare al di fuori dall’ambito lavorativo. Va poi segnalato che in Madagascar circa la metà della popolazione è cristiana – tra cattolici e protestanti – e che i musulmani sono in crescita, arrivando a superare il 20 per cento. E tuttavia le varie comunità e confessioni convivono pacificamente, e nel reciproco rispetto, e mai il Paese è stato teatro di guerre a sfondo religioso».