La testata “Lifegate” – dedicata alla sostenibilità ambientale e urbana – giorni fa ha descritto l’avventura imprenditoriale dell’italo-malgascia Eileen Akbaraly. Cresciuta nell’Isola sino a 18 anni e dopo aver cumulato esperienze nel mondo della moda, nel 2018, a Antananarivo, fonda la startup Made for a woman. Un fashion brand ispirato allo stile italiano, e incentrato sulla rafia: fibra ecologica e riciclabile, che è lavorata da artigiane dei villaggi. Attenta a temi sociali, ha detto che «il Madagascar è un Paese bellissimo con un sacco di biodiversità, però è uno dei più poveri al mondo. Ad Antananarivo lavoro con 16-20 donne fisse tutto l’anno, durante il periodo di produzione arriviamo anche a 300».
A seguire l’incipit del citato articolo, dal titolo «Made 4 a woman, il brand di borse e cappelli in rafia di Eileen Akbaraly», e firmato da Cecilia Dardana. «L’imprenditrice italo-malgascia punta sulla sostenibilità con accessori in rafia realizzati in Madagascar da donne artigiane locali. Per metà italiana e per l’altra metà indiana, con mamma di Milano e papà indiano ma basato in Madagascar, Eileen Akbaraly è cresciuta nell’isola al largo della costa meridionale africana fino ai 18 anni. Poi ha lavorato in India con una grande casa di moda, ha continuato gli studi prima a Roma poi a Milano, infine si è spostata a Parigi per un master in Corporate social responsibility».