Anche il Madagascar può annoverare una coraggiosa start up – Andrinirina Razafimbelo è il nome del 20enne fondatore – decisa a far strada nel mondo della tecnofinanza, il cosiddetto fintech. L’ultima iniziativa è una criptovaluta vita malagasy – o made in Madagascar – lanciata giorni fa col nome di Lemurcoin. Secondo il giovane – la cui azienda ha sette dipendenti, e punta a conquistare una fetta del mercato continentale – vi è stato «un incessante aumento delle attività professionali remunerate da transazioni finanziarie a distanza, dovuto al lockdown», e ciò ha reso manifesta la necessità dello strumento.
A precedere di pochi giorni la criptomoneta, il lancio di un portafoglio elettronico, con annessa carta virtuale: il Lemurpay. Secondo l’imprenditore, il mezzo «consente al suo utente di effettuare transazioni monetarie attraverso il nostro sito web http://www.lemurpay.com . Il Lemurpay, lanciato appena all’inizio di settembre, è stato in grado di vendere 230 carte virtuali. Il nostro target è rappresentato principalmente da giovani che svolgono attività come freelance. Questo portafoglio elettronico consentirà loro di ricevere subito la loro remunerazione, denominata in valute estere come il dollaro, la quale sarà trasferita direttamente sui loro conti».
E sarà preludio alla «valuta elettronica vita malagasy, per sviluppare gli scambi tra il Madagascar e il resto del mondo».