Vittorio Conte, da oltre dieci anni in Madagascar, autore di vari libri, tra cui “Vivere felici in Madagascar con 500 euro al mese o creare un’attività con pochi soldi”, oltreché gestore del portale www.italiamadagascar.info , si occupa di assistenza legale e finanzaria. I suoi clienti sono in primis italiani che aspirano a trasferirsi nell’Isola rossa, come pensionati o imprenditori. Qui risponderà a una nostra domanda in sintesi, ma può fornire gratis ulteriori dettagli via e-mail, italiamadagascar@gmail.com , o Skype, azmadagascar , o Whatsapp: 00393500342209.
Quali prospettive nelle cittadine più tranquille e piccole – e con pochi servizi – come Morondava?
«A circa 700 chilometri da Tana, ha un’area urbana di 70mila abitanti e sorge sul delta del fiume omonimo. Offre solo servizi essenziali, ma ne prevediamo un forte sviluppo turistico, specie se sarà ultimata la strada costiera proveniente da Toliara (la Route nationale 9). La popolazione è in prevalenza di etnia Sakalava, ma nei secoli scorsi sono giunti immigrati di origine indiana, somala e comoriana. Per ora i flussi turistici sono modesti, sebbene l’area vanti luoghi suggestivi, come l’iconica Avenue des baobabs, il Parco nazionale di Kirindy-Mitea e Belo sur Tsiribihina. Il settore della pesca è invece fiorente, e rifornisce anche la Capitale. In definitiva, non consiglierei la città per un trasferimento definitivo».