Il brusco calo dei contagi da coronavirus che sta vivendo il Madagascar, scatena le teorie più varie. A nostro giudizio non può essere estranea una certa pigrizia, da parte delle Autorità, nello scovare nuovi focolai. Insomma i Vertici – preso atto dell’inefficacia delle misure d’isolamento – hanno deciso alla fine di assecondare la popolazione – e le esigenze dell’economia – e dimenticare il Covid. Attenzione: dimenticare non significa schierarsi contro la comunità internazionale, assecondando teorie negazioniste; vuol solo dire toglierlo dall’agenda delle priorità, intanto facendo calare – con qualche artifizio – il numero di positivi.
E tuttavia, per l’autorevole rivista “Jeune Afrique”, potrebbe esserci dell’altro, segnatamente il progredire della cosiddetta immunità di gregge, l’immunité collective. Il corrispondente della testata ad Antananarivo, Emre Sari, lo ipotizza convintamente, almeno per la città di Toamasina, nell’articolo «Coronavirus: à Madagascar, l’immunité collective a-t-elle permis le déconfinement de Tamatave?». Si riportano numerose testimonianze che avvalorerebbero la teoria, in primis dei dottori della città portuale. «Siamo tornati alla solita routine del servizio. Ultimamente vediamo a malapena un caso di Covid ogni quattro giorni», dichiara un medico del reparto coronavirus.
Cui fa eco un altro operatore: «I pazienti con il virus sono molto rari».