La crisi economica, aggravata da una pandemia in crescita lenta ma costante, colpisce duramente il Madagascar. E ovviamente la chiusura delle frontiere impedisce le azioni di solidarietà promosse dall’estero. S’inserisce in questo scenario l’appello dell’autorevole magazine mensile “Vita”, (punto di riferimento del mondo non profit italiano). Che a seguire sintetizziamo, prima di rinviare all’incipit del relativo articolo, dal titolo «Urgenza in Madagascar: salvare dalla fame famiglie e persone». I blocco dei voli ha interrotto il flusso di aiuti provenienti dagli Stati uniti, che consentivano ai salesiani locali di svolgere le loro attività sociali presso Ivato Seranana: il Comune della Regione Analamanga – ove sorge l’aeroporto della Capitale – considerato da molti il dormitorio per chi lavora ad Antananarivo.
Costoro si sono quindi rivolti, almeno per fronteggiare le emergenze, ai salesiani italiani delle Missioni Don Bosco. I quali hanno pensato bene di rendere pubblica la richiesta di aiuto. «I salesiani del Madagascar chiedono a Missioni Don Bosco di assicurare continuità alla distribuzione di alimenti a 70 nuclei familiari e a una casa-famiglia nella città di Ivato. Il Covid-19 è solo l’ultimo anello di una emergenza sanitaria costante. Due mesi di supplenza all’aiuto che non può partire come di consueto dagli Stati Uniti d’America a causa della pandemia da Covid-19».