Il 26 maggio sono iniziati, presso gli ospedali di Antananarivo e Toamasina in Madagascar, gli studi clinici per un nuovo protocollo di cura del coronavirus. Si tratta della sperimentazione di una soluzione iniettabile – a base anch’essa di Artemisia annua – la cui durata è stimata in un mese. Si tiene a sottolineare che, a differenza del noto Covid-organics (Tambavy Cvo), questo prodotto della medicina popolare avrà scopo curativo, anzichè preventivo. La nuova formulazione è il risultato dello studio di un’équipe internazionale di scienziati, tra cui spiccano malgasci e statunitensi.
«In Madagascar abbiamo il via libera per iniziare le sperimentazioni cliniche. È un passo importante. Quando avremo finito, lo condivideremo con il mondo», ha dichiarato al riguardo il presidente Andry Rajoelina. Questi ha aggiunto che, a livello internazionale, il Paese sta ultimando la procedura per eseguire studi clinici «su larga scala», in collaborazione con l’Organizzazione mondiale della sanità (Oms). Ha quindi proseguito, fiducioso: «Sono sicuro che quando useremo questa formula iniettabile, anche i pazienti con forme gravi saranno completamente recuperati».
L’obiettivo è includere il rimedio nel programma “Solidarity trial” dell’Oms. Non è stato ancora deciso il nome della futura ed eventuale medicina, tuttavia dovrebbe richiamare il citato Covid-organics, attualmente in commercio.