Negli ultimi giorni l’Isola rossa è stata flagellata dal maltempo: inondazioni che hanno colpito il Nord del Paese, provocando decine di vittime. E’ difficile, in questa situazione di disagio, districarsi tra i vari bollettini e bilanci. Uno dei più credibili parlava di trentadue morti, dieci dispersi, e oltre 115mila sfollati nelle sette Regioni colpite dai nubifragi. Segnatamente: Analamanga, Boeny, Betsiboka, Alaotra Mangoro, Melaky, Diana e Sofia. Molti edifici scolatici sono distrutti, mentre altri temporaneamente adibiti ad alloggio temporaneo, secondo il Bureau national de gestion des risques et catastrophes (Bngrc): 6.600 studenti non possono dunque frequentare le lezioni.
Sulle alluvioni sono intervenuti anche il portale “Africa express” – diretto da Massimo Arturo Alberizzi (storico inviato di guerra del “Corriere della sera”) – e la giornalista Cornelia Toelgyes. Segue l’inizio del suo servizio. «Madagascar devastato dalle alluvioni: morti, feriti, dispersi e manca il cibo. Finora sarebbero 31 le persone morte e almeno 15 quelle disperse dopo le piogge torrenziali che si sono abbattute nel Nord-ovest del Madagascar, in particolare nei distretti di Mitsinjo e Maevatanana. Nello Stato insulare, uno tra i più poveri di tutta l’Africa, molte strade sono attualmente impraticabili e molti villaggi e comunità sono isolate; vicino alla città di Tanambe è crollata una diga».