Nelle ultime settimane, nella Grande Isola, è in atto una tendenza al rialzo dei prezzi degli alimenti, specie del riso, e dei succhi di frutta. Secondo la stampa, il fenomeno sarebbe in primis conseguenza delle pessime condizioni delle strade: letteralmente allagate – o ridotte una marea di fango – per le piogge torrenziali di questi mesi. In secondo luogo, potrebbe aver inciso l’aumento degli stipendi dei dipendenti pubblici, annunciato dal presidente Andry Rajoelina, solo pochi giorni fa. E non si può dimenticare l’aumento delle accise su birra e granturco (ma anche sulle sigarette), disposto dalla Legge finanziaria 2020. Infine vanno segnalate le tensioni sul fronte geopolitico, e le conseguenti pressioni sul fronte dei costi degli idrocarburi.
In Madagascar del resto il pericolo inflazionistico è tenuto sotto controllo con non poche difficoltà: nell’ultimo biennio, il relativo tasso si è assestato a quota 8,3 per cento. In questo clima, come riporta la testata “Info Africa”, «un’inchiesta nazionale sulla povertà, e l’evoluzione delle condizioni di vita in Madagascar, inizierà la prossima settimana». L’annuncio è stato dato dall’Institut national de la statistique (Instat), secondo cui il progetto sarà finanziato – per una somma pari a due milioni due dollari – dalla Banca mondiale. I risultati saranno pubblicati nel 2021, mentre i dati ora disponibili risalgono al 2012.